Vin Santo, il vino dell’ospitalità

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di Franco Giacosa

– Domenica 07 aprile: ore 16.00 – Il Vin Santo, una tradizione da riscoprire – Villa Favorita 2013

È dal suolo e dalla luce che la vite trae l’essenza dei paesaggi e degli uomini che la coltivano. Essenza che si concentra in succosi grappoli trasformati, con arte, dall’uomo in vino. Un grande regalo della natura che viene custodito in una bottiglia e che si rende fruibile da chi lo assapora con attenzione e sentimento.
Dalla dionisiaca bevanda infatti si possono percepire straordinarie emozioni che ci riportano alla storia di un paesaggio, ad un vigneto con la sua esposizione ai raggi solari, alla bellezza di ciò che lo circonda, al colore della terra da cui proviene, ai tratti di un viticoltore. Ha poco senso consumare il vino come qualsiasi altra bevanda di massa, nella quale si perde ogni legame con l’origine della sua essenza; diventerebbe un prodotto anonimo che contiene una serie di componenti, anche ben fatto ma sempre una bevanda senza anima.


La storia di un territorio può proprio darci tante utili informazioni e il Vin Santo è uno dei vini che forse esprime meglio di altri la tradizione, gli usi, il territorio e gli uomini che lo producono. Le origini del Vin Santo si perdono nella notte dei tempi. Esso è frutto di saperi antichi tramandati di generazione in generazione, di attenzioni e gesti consolidati nel tempo che, in armonia con gli andamenti stagionali e dopo tempi molto lunghi, forse non più compatibili con il vivere moderno, quasi per magia ci offre delizie ed emozioni.

La conoscenza delle trasformazioni fisico-chimiche che avvengono nell’appassimento delle uve, nella fermentazione naturale e nella maturazione, aiutano ad assistere il Vin Santo affinchè possa esprimersi al meglio ed evitare possibili difetti che ne pregiudicherebbero la qualità. Il Vin Santo richiede un grande rispetto perché difficilmente si fa imbrigliare tecnologicamente. Occorre tener conto che un interventismo enologico banalizza la personalità.

In Italia, il Vin Santo più conosciuto è senza dubbio quello toscano, previsto in molti disciplinari di produzione. Ma vi sono altri Vin Santi, di altre regioni, che non sono affatto meno interessanti anche se sono rimasti legati al consumo, quasi esclusivo, delle piccole rispettive zone di produzione.
Un “excursus” esplorativo con degustazione dei Vin Santi prodotti in Italia, oltre a picchi di piacere di alta intensità, apre una finestra su territori e realtà contadine uniche, in Toscana, nelle colline di Gambellara in Veneto, nella Valle dei Laghi in Trentino o nel bellissimo Borgo di Vigoleno.

Non si potrà fare a meno di parlare ed appassionarsi alle varietà di uve utilizzate (Trebbiano, Malvasia, San Colombano. Canaiolo, Sangiovese, Garganega, Nosiola, Santa Maria, Melara e altri ancora), ai tipi di terreno, al modo di coltivare i vigneti, all’epoca di raccolta delle uve (anticipata o tardiva), all’appassimento (stuoie, penzane, picai, ventilazione naturale o controllata), alla pressatura, alle fermentazioni (tempi e modalità, lieviti, temperature, tipi di contenitori, travasi) e alla maturazione (tempi, contenitori, in ossidazione ecc.). Discorsi che non potranno mai esaurirsi quando si porteranno in superficie le caratteristiche dei paesaggi, delle tradizioni, delle innovazioni, degli stili, degli abbinamenti gastronomici, degli uomini con i loro tratti ed i loro gusti.

Vi aspettiamo dunque a Villa Favorita per questa degustazione unica, che vedrà protagonisti anche i vini derivati dalla sperimentazione che da 8 anni il Consorzio di Gambellara sta portando avanti per riscoprire le vecchie tecniche di vinificazione, senza l’utilizzo di solforosa ed altri additivi. Ecco i vini presentati:

– Vin Santo Toscano 1997 – Pacina az. agr.
– Vin Santo Toscano 2007 – Pacina az. agr.
– Vin Santo Trentino – Pravis  az. agr.
– Gambellara Vin Santo 2005 “Monte dei Tani” – az agr. Sordato Lino s.s.
– Gambellara Vin Santo 2004 “Le Macine” – Cantina Colli Vicentini
– Vin Santo 2004 “Capitel Santa Libera” – az agr Cavazza Domenico e F.lli
– Gambellara Vin Santo 2007 “Picaio” – Cantina di Gambellara Gambellara

…. ed altre interessanti sorprese!


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