A grande richiesta tornano a farsi sentire i vignaioli!!
Stefano Legnani – Fertilizzazione alternativa!
La mia tecnica di fertilizzazione del suolo è il “sovescio” che per le sue caratteristiche polivalenti posso definire strategica. Il sovescio è nel mio vigneto la strategia di fertilizzazione tecnica di più facile applicazione, mi dà buoni risultati e influenza positivamente le caratteristiche chimico, fisiche e microbiologiche del mio terreno. Una soluzione quasi indispensabile per me che non ho allevamento di animali.

I fattori positivi del “sovescio” sono molteplici. L’interesse che mi ha avvicinato a questa pratica non è limitato alla funzione fertilizzante, certamente importante, ma l’estensione ai molteplici effetti che la copertura del suolo con la relativa scelta delle diverse essenze, hanno sulla protezione di suolo e falda, sulla stabilità della struttura, sul controllo delle infestanti e di alcuni parassiti. Quando la copertura del suolo coincide con i periodi di maggiore ed intensa piovosità, si ha una limitazione dei processi erosivi questo vale sia per il terreno dove vivono le mie “signorine” che è praticamente pianeggiante e vale maggiormente per i terreni in collina. L’ anno scorso non ho interrato la sostanza organica generata dalle piante di favino nero sperando di migliorare così la vita microbica superficiale del mio terreno, gli apparati radicali dovrebbero aver aumentato la stabilità dei grumi strutturali, aggiungendo l’azione delle radici, capaci di influenzare anche l’attività microbiologica sotterranea .Le sostanze prodotte dalla degradazione dei tessuti vegetali hanno reso disponibile diversa sostanza organica. Quest’anno vorrei però effettuare un sovescio vero e proprio provvedendo quindi, quando sarà il momento, all’incorporazione nel terreno della sostanza organica, generando un aumento dell’attività microbica e sviluppo di processi biochimici, che favoriranno la solubilizzazione di molti elementi. Sarà la strada giusta? Intanto procediamo con la semina a filari alterni! Facciamo molta attenzione anche a non perdere le varietà autoctone di erbe spontanee che già crescono nel vigneto…
Volevo sapere con che strumenti intende incorporare la parte vegetale trinciata del sovescio e dopo quante ore o giorni
Grazie
Saluti