Lettera da un sommelier … un pò anomalo!

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Andrea Ugolotti, strenuo sostenitore dei vini naturali ci invia queste poche righe di soddisfazione! Per noi è sempre un grande piacere.

Buongiorno Signori,
vorrei condividere con Voi questi ultimi mesi di collaborazione avuti con un giovane promettente interprete di una cucina che fa discutere, come da tempo avviene con i Vostri vini.
Ed è proprio per questo che l’aver costruito un percorso unito tra questi due elementi mi ha dato eccellenti soddisfazioni: quelle quotidiane, vissute nel ristorante, create sul voler credere nella cultura di una clientela sempre più attenta e preparata a “scoprire”, e quelle come ieri sera, dove, trovandomi a dover dirigere una serata super mondana nel quadrilatero mondiale della moda a Milano, abbiamo proposto senza dubbio alcuno, vini legati a persone e storie come le Vostre, proprio là dove spesso è un semplice “marchio” a dettare regole prima ancora di un effettiva qualità.
Non si parla di solforosa o lieviti selezionati, si usano termini semplici, non si associano le fragole, i lamponi, le more, il sottobosco o non so nemmeno io cosa ma si bevono bottiglie, si incuriosiscono clienti, ci si mette al Loro pari ed il resto avviene da sé.
E’ un modo diverso di vivere il vino: ognuno è sommelier di se stesso, slegato da ideologie giornalistiche, dove solo questi ipotetici esperti sono convinti di poter comprendere un qualcosa di naturalmente semplice.
Non si vincono premi o concorsi, si regalano emozioni.
Da tanti anni gioisco nel condividere una bottiglia di vino, sono sicuro che accada anche a Voi.


4 risposte a “Lettera da un sommelier … un pò anomalo!

  1. Salve, è chiaro che una bottiglia di vino ci da delle fortissime emozioni e il nostro vinocioè quello che compriamo, pensiamo sempre sia il migliore. Noi in casa beviamo il vino cosi detto del contadino e per qualche ricorrenza bottiglie prese in enoteca. Verso febbraio sono andato a bologna dove c’era un’esposizione di vini naturali, per così dire… il gusto è secondo me identico al vino non naturale il vino di casa è molto diverso.

  2. Paolo, attenzione perchè spesso il nostro palato è facile che si abitui ad un gusto e senta “sgradevole” qualunque altro sentore diverso da quello abituale. Il “vino di casa” è sempre buono ma magari non ha le stesse attenzioni di quello prodotto dal vignaiolo che lo fa per vivere…

  3. Ciao Paolo,
    hai detto la cosa + corretta.. “Emozione”.
    Per il resto , ad ogniuno il suo.

    Grazie

  4. Salve, grazie dei commenti; il vino di casa a volte viene comprato dal contadino altre volte da chi fa solo vino a me piace molto spazziare, anche se il vino toscano rimane tra i miei preferiti.

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