Come promesso, dopo aver pubblicato i risultati delle annuali analisi sui pesticidi, scriviamo questo post per cercare di approfondire e far chiarezza su alcuni punti. Le analisi, svolte sui 140 vini degli associati hanno individuato solamente 8 campioni contenenti tracce di pesticida, in quantità che vedremo in seguito.
I vini non idonei arrivano da 6 aziende italiane, 1 francese ed 1 slovena e saranno oggetto di discussione tra il consiglio direttivo e le aziende stesse. Rispetto lo scorso anno c’è stata una decrescita del 30% di vini non idonei. Ci auguriamo che questa sia una tendenza continuativa in modo da poter garantire al 100% l’estraneità dai pesticidi.
Il dottor Giuseppe Vassanelli, responsabile tecnico del laboratorio analisi Enocentro, puntualizzerà in prima persona, qui di seguito. “Volendo fare chiarezza sulla parte analitica dei pesticidi dobbiamo spiegare meglio alcuni concetti base:
– gli Enti di Certificazione BIO si avvalgono di laboratori accreditati da ACCREDIA, ente unico nazionale di accreditamento; il laboratorio cui viene commissionata l’analisi dev’essere accreditato per matrici e prove da testare. Il nostro è un laboratorio accreditato.
– limite di rilevabilità del metodo (“limit of detection”, LOD); corrisponde alla minima concentrazione di analita che produce un segnale significantemente diverso da quello della matrice esente dall’analita. È un valore strumentale ed esistono vari approcci per poterlo stimare
– limite di determinazione del metodo (“limit of determination”, LOD); è il limite cui ci si deve riferire per definire la conformità del principio attivo (p.a.) indagato e può essere inteso come l’LOQ, come spiegato nella seguente nota riportata sulla SANCO “METHOD VALIDATION AND QUALITY CONTROL PROCEDURES FOR PESTICIDE RESIDUES ANALYSIS IN FOOD AND FEED”, documento di riferimento per chi effettua analisi di residui, che specifica il significato di LOD e di LOQ:
o LOD (cui ci si riferisce nel Reg. CE 396/2005): Limite di Determinazione (da non confondere con il “Limit of Detection” che è il Limite di Rilevabilità) è la concentrazione minima validata di residui che può essere quantificata e certificata durante verifiche di routine con metodi di controllo validati.
o LOQ: Limite di Quantificazione è la più bassa concentrazione di analita che può essere validata con accuratezza accettabile applicando completamente il metodo analitico. LOQ è preferibile a LOD perché evita ogni possibile confusione con il “limite di rilevabilità” .”
Ogni campione “inquinato” ha un singolo principio attivo. In totale sono emersi 6 principi attivi, evidenziati in tabella.
Principio attivo | spettro d’azione | azione | limite in coltura NON Bio (mg/kg) |
valori riscontrati dalle nostre analisi (mg/kg) |
Iprovalicarb | Peronospora | Sistemico curativo e preventivo | 2 | 0,013 |
Boscalid | Botrite ed Oidio | Translaminare | 5 | 0,018 |
Fenhexamid | Botrite | Translaminare preventivo | 5 | 0,023 |
Metalaxil-M | Peronospora | Sistemico curativo e preventivo | 1 | 0,008 |
Dimetomorf | Peronospora | Translaminare preventivo | 3 | 0,031 |
Pyrimethanil | Botrite | Sistemico curativo e preventivo | 5 | 0,032 |
Queste sostanze si misurano in mg/kg (ossia in parti per milione); l’analisi permette una rilevabilità fino a 0,001 mg/kg. Il Dimetomorf ed il Boscalid sono stati riscontrati in due campioni. Come si evidenzia nella tabella i valori riscontrati sono veramente prossimi al limite di rilevabilità sintomo che il dato può anche riferirsi a problemi di deriva di vigneti limitrofi, o comunque essere condizionato da un singolo trattamento, fatto magari solamente sulla parte del vigneto più problematica.