4 responses to “(Italiano) I vini naturali. Perchè e come berli!”
Sono appena diventato sommelier ais e devo dire che è stata un’esperienza bellissima e formativa che rifarei senza alcun dubbio.
L’aspetto che forse mi ha meno convinto proprio per restare in tema con l’articolo, è stata l”assoluta mancanza di alcun cenno riguardo ai vini naturali sia a livello teorico ma soprattutto gustativo.
Durante i tre livelli non è mai stato servito nessun vino non filtrato, macerato o un sur liè senza sboccatura ad esempio. Per molti miei compagni di corso quello dei vini naturali resterà un mondo inesplorato e sconosciuto purtroppo.
Spero quindi che le parole del presidente Maietta che leggo con piacere, diano vita e slancio ad un nuovo approccio nei corsi ais verso questi vini che meritano rispetto e attenzione.
Michele Malavasi
è quello che ci auguriamo anche noi, visto che le parole del presidente erano assai convincenti ed in oltre oggi i tempi sono maturi; noi siamo molto più preparati, rispetto a qualche anno fa, a fornire un prodotto equilibrato e senza troppi difetti!
Presente a Sestri in occasione della manifestazione e del dibattito!
Personalmente l’ho trovata una gran bella esperienza, quanto a professionista ma assolutamente nuovo al mondo dei vini naturali vorrei solo avere la possibilità di affrontare aspetti più profondi e specifici, sono certo che il pubblico vada aiutato a capire cosa, come e perché questi vini debbano essere “affrontati”in modo diverso rispetto a classicismi o schede valutative tradizionali.
in un contesto così ampio è complesso approfondire certe tematiche; noi puntiamo nel corso degli anni di dare un sostegno più concreto sia a ristoratori che ai consumatori finali, soddisfando le singole questioni in modo più personale e diretto.
Ci mancano un pò di sostegno finanziario ed emotivo 🙂
Sono appena diventato sommelier ais e devo dire che è stata un’esperienza bellissima e formativa che rifarei senza alcun dubbio.
L’aspetto che forse mi ha meno convinto proprio per restare in tema con l’articolo, è stata l”assoluta mancanza di alcun cenno riguardo ai vini naturali sia a livello teorico ma soprattutto gustativo.
Durante i tre livelli non è mai stato servito nessun vino non filtrato, macerato o un sur liè senza sboccatura ad esempio. Per molti miei compagni di corso quello dei vini naturali resterà un mondo inesplorato e sconosciuto purtroppo.
Spero quindi che le parole del presidente Maietta che leggo con piacere, diano vita e slancio ad un nuovo approccio nei corsi ais verso questi vini che meritano rispetto e attenzione.
Michele Malavasi
è quello che ci auguriamo anche noi, visto che le parole del presidente erano assai convincenti ed in oltre oggi i tempi sono maturi; noi siamo molto più preparati, rispetto a qualche anno fa, a fornire un prodotto equilibrato e senza troppi difetti!
Presente a Sestri in occasione della manifestazione e del dibattito!
Personalmente l’ho trovata una gran bella esperienza, quanto a professionista ma assolutamente nuovo al mondo dei vini naturali vorrei solo avere la possibilità di affrontare aspetti più profondi e specifici, sono certo che il pubblico vada aiutato a capire cosa, come e perché questi vini debbano essere “affrontati”in modo diverso rispetto a classicismi o schede valutative tradizionali.
in un contesto così ampio è complesso approfondire certe tematiche; noi puntiamo nel corso degli anni di dare un sostegno più concreto sia a ristoratori che ai consumatori finali, soddisfando le singole questioni in modo più personale e diretto.
Ci mancano un pò di sostegno finanziario ed emotivo 🙂